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kai mimikiPosted: 1/2/2010, 16:09

Chi cerca trova... :et:

dal web:

I giorni della merda
L’ispirazione m’è venuta mentre stavo al bagno: per tirarmi un po’ su – mi sono detto - potrei raccontarmi e raccontare a tutti di come ho passato i giorni della merda. Ebbene durante questo periodo, non potendo uscire, ho dovuto fare il “Turista per casa”, non come certa gente che se ne va alle Mauritius o a “Puerco Escondido” (famosa località in cui si gusta una specie di porchetta senza sale). Così mi sono consolato con le disgrazie altrui, guardando “Sfiga all’OK Corral”. Ma avevo sempre “Il glande freddo”, e allora mi sono messo a letto a leggere qualcosa, tipo “Così parò Zarathustra”, la storia di quel famoso portiere che era sempre in grado di prevedere dove l’avversario avrebbe indirizzato la palla. Però poi si rovinò col calcio scommesse. Ho avuto anche il tempo di leggere “Io speriamo che me la lavo”, il libro di una scrittice teramana che aveva denunciato l’Asar per averle tagliato l’acqua. E, per finire, ho letto anche la risposta indignata e poco elegante del presidente del Ruzzo, “La bisbetica dopata”, chiaramente copiato da Shakespeare, che lui pensava fosse un tipo di ballo anni sessanta. E’ stato anche un periodo molto malinconico che mi ha ricordato i tempi de “La colonia infame”, quando da piccolo dovevo passare lunghe ore annoiato sotto l’ombrellone e già sognavo di giocare a poker, magari con “Assi di seppia”, gli unici resistenti all’acqua del mare.

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the Dog (c)Posted: 1/2/2010, 13:50
E sui giorni della merda, nessuna leggenda??

Si può chiamare una ragazza "Darla"? Magari a tutti!!
kai mimikiPosted: 1/2/2010, 12:07
(da Blog sicilia Palermo)
Conoscete la leggenda?


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I cosiddetti giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio, ovvero il 29, 30 e 31; sono considerati i giorni più freddi dell’inverno. Questa leggenda viene narrata anche sotto forma di fiaba che cattura l’attenzione e incanta i più piccoli.

Una volta, tanto tempo fa, i merli erano bianchi come la neve. Un anno, gli ultimi tre giorni di gennaio furono molto freddi e gli uomini non osavano uscire per la paura di morire assiderati: i rami degli alberi scricchiolavano dal gelo cadendo e spezzandosi, i fiumi erano ghiacciati, gli uccellini si rifugiarono nelle case sperando di ricevere un po’ di briciole e un po’ di calore.

Una merla, che si era allontanata dal suo nido per raccogliere provviste nel granaio,a far ritorno fu sorpresa da una vampata di neve, si rifugiò nel comignolo di una casa e le sue piume diventarono nere come la notte. Dopo tre giorni la neve cessò di cadere così la merla potè tornare al suo nido. I merlotti non la riconobbero e la cacciarono via; lei cercò di ripulirsi ma tutto fu inutile. Da allora, tutti i merli divennero neri e gli ultimi tre giorni di gennaio si chiamano i giorni della merla.

Secondo una versione più elaborata della leggenda una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da Gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che la merla uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo.

Stanca delle continue persecuzioni la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di Gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L’ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver ingannato il cattivo Gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo.

Gennaio si risentì talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì, salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere.

Come in tutte le leggende si nasconde un fondo di verità, anche in questa versione possiamo trovarne un po’, infatti nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo 29 giorni, che probabilmente con il passare degli anni e del tramandarsi oralmente si tramutarono in 31. Sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella, se sono caldi la primavera arriverà in ritardo.

Quindi che dire? Dopo tanto patire questo gelido inverno, dovremo aspettarci una splendida e calda primavera…