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La religiosità rallenta la demenza, Studio, Padova, Alzheimer,spiritualità

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view post Posted on 26/1/2010, 11:21     +1   -1
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Religiosità rallenta demenza, studio
Ricercatori Padova, analisi su pazienti affetti da Alzheimer
26 gennaio, 10:19

(ANSA) - VENEZIA, 26 GEN - La religiosità, intesa come attitudine alla religione o spiritualità, rallenta la progressione della demenza senile. Emerge da uno studio dell'Università di Padova, pubblicato su 'Current Alzheimer Research'. Lo studio è stato condotto per un anno su 64 pazienti affetti da Alzheimer, dopo averli suddivisi in 2 gruppi: con basso livello di religiosità e livello con moderato o alto. I primi hanno avuto una perdita delle capacità cognitive del 10% in più dei secondi.




(Mi piacerebbe saperne di più... n.d.kaimimikiforumfrì)


Studio dell'università di Padova
La religiosità rallenta demenza senile
L'attitudine alla spiritualità si assocerebbe a una riduzione dalla velocità del decadimento cognitivo

image
Porzione di un cervello colpito da Alzheimer (a sinistra) e di uno sano (a destra) (Grazia Neri)





VENEZIA - La religiosità, intesa come attitudine alla religione o spiritualità, rallenta la progressione della demenza senile. E' quanto emerge da uno studio di due ricercatori della Clinica geriatrica dell' Università di Padova, diretta dal professor Enzo Manzato e pubblicato sulla rivista «Current Alzheimer Research».

LO STUDIO - Lo studio è stato condotto su 64 pazienti affetti da Alzheimer in differenti stadi della malattia, monitorando per 12 mesi la progressione della demenza, dopo aver suddiviso gli ammalati in due gruppi: quelli con un basso livello di religiosità e quelli con un moderato o alto livello di religiosità. Per un anno i pazienti sono stati sottoposti a test per misurare il loro stato mentale e la loro funzionalità nelle attività quotidiane, sia quelle che permettono un primo grado di autosufficienza (vestirsi, lavarsi e mangiare da soli) sia quelle maggiormente complicate (come telefonare). I malati del gruppo con basso livello di religiosità hanno avuto nell'anno una perdita delle capacità cognitive del 10% in più rispetto a quelli con un livello di religiosità medio-alto.
Le malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer non sono guaribili, farmaci e condizioni particolari di vita possono solo rallentarne la progressione. «E' noto che gli stimoli sensoriali provenienti da una normale vita sociale rallentano il decadimento cognitivo - spiega il professor Manzato - ma nel caso dello studio riportato sembra essere proprio la religiosità interiore quella in grado di rallentare la perdita cognitiva. Non si tratta quindi di una ritualità cui si associano determinati comportamenti sociali, bensì di una vera e propria tendenza a credere in una entità spirituale». (Fonte agenzia Ansa)


26 gennaio 2010

 
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filu'
view post Posted on 26/1/2010, 15:26     +1   -1




La vedo dura per me, se mi becco l'alzheimer!
Una domanda probabilmente stupida: Ma una persona che è malato di alzheimer, che quanto meno, per quel che ne so io (una volta non veniva chiamata demenza senile?) non è presente a se stesso, come fa a coltivare la propria spiritualità?
 
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1 replies since 26/1/2010, 11:16   28 views
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