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Cancro del kiwi

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kai mimiki
view post Posted on 5/4/2011, 11:48 by: kai mimiki     +1   -1
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Fonte Il tempo Latina

Notizie - Latina
Cisterna
Questa mattina consiglio comunale straordinario e poi manifestazione degli agricoltori
Il sindaco Merolla: «E' il grido d'allarme di una città che chiede interventi»
In piazza contro il cancro del kiwi

Produzioni della zona rischio. La provincia di Latina fra le massime esportatrici

M. Grazia Di Blasio

CISTERNA Un consiglio comunale «aperto», una manifestazione degli agricoltori del settore, che scenderanno in piazza con cento trattori. Sono l'ennesimo «grido d'allarme» rivolto alle istituzioni regionali e nazionale perché si affronti in modo concreto e sinergico la patologia che sta colpendo la produzione di kiwi. A farsi portavoce del grave fenomeno che sta mettendo a rischio la produzione del frutto è il sindaco di Cisterna, Antonello Merolla. «Il perdurare dell'attacco violento della batteriosi e della sua veloce diffusione su tutte le varietà di kiwi prodotte – spiega il primo cittadino di Cisterna – sta assumendo toni particolarmente allarmanti, considerando che i risultati della ricerca scientifica finora non hanno prodotto rimedi efficaci, cosi come risultano ad oggi insufficienti gli interventi istituzionali messi in atto per creare prospettive e aiuti agli agricoltori. In seguito alla riunione tenutasi tra i sindaci della provincia di Roma e di Latina, con le organizzazioni di categoria e con gli agricoltori, per esaminare lo status attuale dell'emergenza batteriosi – prosegue Merolla – si è deciso di convocare un consiglio comunale aperto, che si terrà nel Comune di Cisterna oggi alle ore 10.30, al fine di concordare interventi di sollecito alle istituzioni preposte per individuare e suggerire azioni concrete di aiuto per agevolare la ripresa e cercare di sostenere concretamente gli agricoltori». Al consiglio straordinario hanno assicurato la loro partecipazione esponenti della Provincia di Latina, rappresentanti della Regione Lazio, i sindaci del comprensorio della produzione del kiwi. Ma sono stati invitati anche varie autorità regionali e nazionali, i parlamentari regionali e nazionali, le organizzazioni di categoria. La provincia di Latina, ed in particolare Cisterna, rappresenta un importante centro nazionale di coltivazione dell'actinidia. Il Kiwi Latina è iscritto nell'Albo delle denominazioni di origine dell'Unione Europea come prodotto Igp mentre l'Italia è il primo produttore mondiale di kiwi. Da alcuni anni, però, le coltivazioni sono messe a rischio da una nuova patologia, causata da un batterio usato per accelerare il processo di congelamento delle acque (come nel caso della neve artificiale), che in poco tempo porta alla morte la pianta. Una situazione che rischia di portare all'estinzione le coltivazioni di kiwi in provincia e al collasso un settore da anni in piena espansione.

02/04/2011


Fonte Romagna oggi

Faenza, malattia del kiwi. Appello al Governo e all'Europa

30 marzo 2011

FAENZA - E' stata presentata oggi in Regione una risoluzione bipartisan, primi firmatari i consiglieri Mazzotti (PD) e Bazzoni (PDL), con il consenso di tutti i consiglieri romagnoli e di altri di tutti gli schieramenti politici, che impegna la Giunta regionale a porre in essere tutte le misure necessarie per contrastare la diffusione del "cancro batterico dell'actinidia", una fitopatia particolarmente aggressiva con le coltivazioni di kiwi .



La malattia sta provocando gravissimi problemi alle aziende produttrici del settore dell'area faentina. La Regione Emilia-Romagna infatti, e nello specifico l'area del faentino, è una delle zone al mondo a maggiore diffusione della coltivazione del kiwi e nonostante la grave crisi della frutticoltura degli ultimi anni, il kiwi è l'unico frutto che ha continuato a determinare un reddito interessante per gli agricoltori, creando un indotto enorme per tutto il settore.



L'unica forma di lotta attualmente disponibile alla diffusione della fitopatia è rappresentata dal costante controllo degli impianti e dalla

tempestiva distruzione delle piante colpite, con conseguenti e gravissimi danni economici alle imprese coinvolte. " La Regione Emilia-Romagna - sostiene la risoluzione - già dal 2010, attraverso la legge regionale 6/2010, ha impegnato circa 600.000 euro per indennizzare le aziende colpite e incentivare la tempestiva estirpazione delle piante infette".



Il problema però è molto complesso: ci sono segnalazioni di nuovi focolai, a livello regionale, nazionale ed internazionale e solo interventi fortemente coordinati fra loro sull'intero territorio nazionale possono garantire la sopravvivenza di un comparto produttivo di grande interesse economico".



La risoluzione conclude chiedendo che il Governo nazionale, attraverso le risorse attualmente disponibili presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, avvii rapidamente una serie di progetti di ricerca e sperimentazione, finalizzati alla conoscenza della biologia del patogeno ed alla messa a punto di metodi di contrasto sostenibili, individuando risorse certe e modalità di erogazione tempestive per garantire adeguati indennizzi finanziari per contrastare la diffusione della fitopatia e garantire la sopravvivenza di questa coltura, oltre a sostenere presso l'Unione Europea l'esigenza di un intervento straordinario.

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