Semi al vento - Forum di incontro e discussione

Cesária Évora Mindelo, 27 agosto 1941 – São Vicente, 17 dicembre 2011

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view post Posted on 18/12/2011, 19:17     +1   -1
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Cesaria Evora: è morta la diva dai piedi nudi

E’ morta ieri, in un ospedale dell’isola di Sao Vicente, nel nord dell’arcipelago di Capo Verde, a 70 anni, Cesaria Evora, la cantante nota a tutti come “la diva dai piedi nudi”, per quel suo stile particolare, per quel suo apparire in scena e cantare senza scarpe, forse in onore delle sue origini semplici e in ricordo della sua vita, visto che fino a 50 anni la Evora non aveva ancora conosciuto successo e fama. Nata il 27 agosto di 70 anni fa, era da tempo nella sua terra natia per colpa dei problemi di salute che la tormentavano e che l’avevano allontanata dalle scene.

Cesaria Evora, o come la chiamano in patria “Cize“, era figlia di un violoncellista e di una cuoca, ed a 7 anni viene spedita in un orfanotrofio perchè la morte del padre rende impossibile per la madre mantenerla, lei settima figlia. Ma lei non demorde e a 16 anni la comincia a cantare nei bar o alle feste private, dove porta le sue canzoni melanconiche su temi come amore, povertà, il mare.
Smette di cantare per 10 anni affondando nell’alcol e nella solitudine ma nel 1985 la svolta: riceve una telefonata dal Portogallo da parte del franco-capoverdiano José Da Silva, che la porta a cantare a Parigi e che diventa suo mentore e produttore. Il suo primo album, nel 1988, si intitola “La diva dai piedi nudi“, e fa conoscere al grande pubblico il suo stile unico, dove la sua voce si fonde con le melodie africane e cubane. Seguono altri dischi di successo, come “Mar Azul” e “Miss Perfumado” (con all’interno il suo capolavoro “Sodade“) e le prime tournées mondiali in paesi come Stati Uniti, Svezia, Giappone e Senegal.

Ma il destino è sempre in agguato e Cize viene colpita da un ictus che la costringe a rallentare ma lei ancora una volta non demorde e pubblica nel 2009 il suo sedicesimo disco, “Nha Sentimento“. Dopo questa fatica, la Evora viene operata a cuore aperto nel maggio del 2010: annulla 20 concerti ma nell’Aprile del 2011 appare in piena forma sul palco del Grand Rex di Parigi. Ma ormai il cuore è debole e da settembre la costringe a riposo, fino al tragico epilogo di ieri.

Cesaria Evora ha anche ricevuto nella sua vita la Legion d’honneur in Francia.


Biografia Wikipedia





Ciao Cize :abbraccio:

cesaria-evora


Se n'è andata Cesaria Evora
Voce struggente della morna

Con la morte, ieri, di Césaria Evora, si spegne anche la fascinazione sottile e forte che lei aveva portato al catalogo universale della musica, innestando nella grande corrente artistica della canzone popolare le melodie e i ritmi della «Morna». Césaria è morta all'ospedale di Sao Vicente, la più nota delle isole dell'arcipelago di Capo Verde, sull'oceano di fronte alle coste dell'Africa Occidentale; aveva 70 anni, era malata da tempo e per questo si era ritirata dalle scene.

Era nata a Mindelo, un'altra piccola frazione isolana, da una povera famiglia di pescatori. Morto il padre quando lei aveva appena sette anni, la madre che lavorava da cuoca l'aveva affidata a un orfanatrofio; ed è in quella comunità che Césaria impara a cantare e a disciplinare la propria voce in un repertorio dove la musica religiosa si mescolava con le tradizioni dei canti e delle melodie locali. Piccole, povere, perdute nell'Atlantico, segnate da una difficile storia legeta al colonialismo portoghese, le isole di Capo Verde avevano fuso, nel tempo, le tradizioni di una espressività ritmica di netto impianto africano con le suggestioni lente e dilatate della musica lusitana.

Le forme di questa musica, che nessuno conosceva al di là del vento che taglia gli orizzonti dell'arcipelago, trovavano composizione nelle armonie sonore della «coladeira» e della «morna»; e di coladeira, e soprattutto di morna, è fatto l'intero repertorio che Cesaria si costruisce poco alla volta, quando nei piccoli locali delle isole comincia a cantare in pubblico e a farsi conoscere e apprezzare per l'intensità fonda e cupa (ma dolcissima) della sua voce, e per l'intonazione con cui costruisce il recitato.

La morna ha una struttura complessa, tipica poi di tutte le espressività nelle quali la contaminazione dei generi e delle culture esalta la qualità dei singoli elementi di base; e il suo andamento, disteso, lento, venato da una linea di evocazione malinconica, di netta derivazione dal fado portoghese, trova nel tappeto ritmico sul quale si adagia il sostegno dei colori brillanti della musica brasiliana.

Aiutata da un esule capoverdiano che vive a Parigi, e che in un ritorno a Sao Vicente ha scoperto quanto brava sia quella sconosciuta cantante che in un piccolo ristorante intona per i turisti la morna e la coladeira, Césaria si lascia convincere a viaggiare a Parigi e a incidere un disco esclusivamente di canzoni dell'isola: è il 1988, Césaria è una donna fatta, ha 47 anni e nessuna delle doti estetiche che fanno il successo glamour del mercato internazionale della musica; eppure, quella sua voce straordinaria, forte, triste e dolce, che sa di mare di vento e di mondi lontani, conquista la Francia e fa di quella cantante senza passato un personaggio da scoprire. L'album avrà per titolo «La diva dai piedi nudi», perché Cèsaria ama esibirsi scalza sul palco, quasi a confermare un contatto con la natura privo di mediazioni. Ed è subito il successo; qualcuno ricorda in quella voce gli echi profondi della Billie Holiday signora del jazz, il mercato si apre timidamente ad accogliere anche questa proposta così poco omogenea alle forme del consumo musicale di moda.

Vengono uno dopo l'altro i successi dei suoi dischi, «Mar Azul», «Miss Perfumado», «Distinu de Belata», quel «Sodado» che tanto ricorda la saudade della musica brasiliana; e un maestro assoluto della canzone carioca, Caetano Veloso, le decreta l'incoronazione di star internazionale. Ora, quella star e quella voce restano soltanto nella traccia sonora dei dischi che l'avevano fatta la voce d'una piccola terra di mare battuta dal vento.








Ausencia
- Cesária Évora, Goran Bregovic -



si asa um tivesse

pa voa na esse distancia

si um gazela um fosse

pa corre sem nem um cansera

anton ja na bo seio

um tava ba manche

e nunca mas ausencia

ta ser nos lema

ma so na pensamento

um ta viaja sem medo

nha liberdade um te'l

e so na nha sonho

na nha sonho mieforte

um tem bo protecao

um te so bo carinho

e bo sorriso

ai solidao to'me

sima sol sozim na ceu

so ta brilha ma ta cega

na se clarao

sem sabe pa onde lumia

pa onde bai

ai solidao e un sina...


Sodade
Cesária Évora



fonte http://it.paperblog.com
Cesária Évora (1941-2011)

CABO VERDE, NELL'IMMENSO BLU PROFONDO - Una leggenda Capoverdiana narra che la formazione del suddetto arcipelago sia avvenuta alla fine della creazione del mondo: Dio, proprio lui, pulendosi le mani si scrollò di dosso gli ultimi granelli di terra rimasta e questi finirono in mezzo all'Atlantico.

Noi invece diciamo: SODADE.

Se ne va a piedi nudi la madre di tutte le liriche del Fado e di Morna. La storia della sua vita è stata ricca di sofferenze (altrimenti staremmo parlando della reginetta del twist), ma la sua carriera artistica, nata sotto il segno di Dio (... e che ci posso fare, è l'ubiquità), le ha regalato fama e successo.

Dai primi passi come cantante in un orfanotrofio cattolico, passando per l'Europa non ancora così unita fino alle pagine del Morto del Mese, Cesaria non ha mai perso la sua calma e la sua dolcezza.
Ci lascia infatti a causa di un' insufficienza cardio-respiratoria ed è lecito credere che ormai in questo mondo senza Fado né Sodade lei non ci stesse più poi così tanto bene.

 
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