Semi al vento - Forum di incontro e discussione

Il giallo dell'aviaria: migratori non untori

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amaro Lucano
view post Posted on 1/5/2006, 23:42 by: amaro Lucano     +1   -1






Mi permetto di riscrivere un solo punto di qualcosa già discusso altrove:

trentamila posti di lavoro persi nella sola industria italiana del pollame, che rispetto a molte altre è più sicura e di migliore qualità, forse senza neanche paragone rispetto a quella orientale.
È stato detto e ripetuto, ma sottovoce, che il virus NON sopravvive alla cottura, perciò cuciniamoci bene il petto di pollo e la malattia brutta non la prendiamo.
Ma in Italia, dove la carne è buona e sicura, c'è crollo dei consumi, aziende fallite, e trentamila famiglie messe nei guai...
Se l'H5N1 crepa come un dannato tra le fiamme dell'inferno se lo metti nel forno, c'era DAVVERO bisogno di far perdere il posto a trentamila persone che facevano il loro lavoro e lo sapevano fare bene?

Risultato? Le aziende fallite si tolgono dal mercato, e così senza di loro quando la domanda tornerà a salire (ora che la notizia "bomba" non è scoppiata e non fa più titolo), dovremo importare carne di pollo straniera e ci troveremo sulle nostre tavole carni estere MENO sicure e MENO controllate del pollo italiano che ci ha fatto subito schifo...

...alla fine della fiera, cui prodest? :uhm:

Diamo la colpa ai migratori, e sta a vedere che il pollo morto migra di più della rondine viva.
 
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4 replies since 1/5/2006, 23:10   124 views
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