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Il 2012 sarà l'anno di Klimt, Il bacio che ha cambiato il mondo

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view post Posted on 12/12/2011, 10:30     +1   -1
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Il 2012 sarà l'anno di Klimt

Il bacio che ha cambiato il mondo

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Il Bacio - Gustav Klimt




(di Marzia Giglioli)

Il 2012 sarà l’anno di Gustav Klimt e per ricordare il 150/mo anniversario della nascita di uno degli artisti che ha segnato di più il passaggio tra l’800 e il ‘900 e che con il suo ’Bacio’ ha cambiato il mondo, l'Austria gli dedichera' un anno intero di iniziative e a Vienna sara' possibile vedere gran parte dei suoi capolavori, alcuni mai visti prima.

Nel capolavoro del Bacio, e' bene ricordarlo, c’è anche molto dell’Italia, perchè Klimt, per quel quadro si ispirò ai mosaici di Ravenna e Venezia siglando così il suo periodo aureo. Il Bacio, è forse una delle opere più riprodotte al mondo (www.klimt2012.info/it) e, stando a quanto riportavano gli ambienti artistici del tempo, rappresenta Gustav Klimt e la sua compagna Emilie Flöge.

Klimt aveva conosciuto Emilie ,che dirigeva uno degli atelier più noti di Vienna, grazie a suo fratello Ernst e fu un amore che durò oltre 20 anni, tra grandi passioni e tradimenti.

Della sua vita privata, dei suoi amori e della sua passione irrefrenabile per l’arte e per il cambiamento rimangono le centinaia di cartoline che Klimt inviva a Emilie, ai suoi familiari e ai suoi amici dai suoi lunghi viaggi che lo portarono in tutta Europa. Quelle sensazioni che rimasero impresse nei suoi quadri ne tracciano anche la personalità e saranno oggetto di una mostra inedita al leopold Museum come uno dei momenti della lunga rassegna che l’Austria dedicherà per tutto l’anno venturo a uno dei suoi maggiori artisti che rappresentò soprattutto il passaggio tra due secoli ricco di cambiamenti.

Klimt esprimeva quel grande movimento, ne seppe essere il portavoce e il protagonista traducendo nelle sue tele l’immensa forza di quegli anni e preparando il terreno ai suoi giovani colleghi Egon Schiele e Oskar Kokoschka, dando quell’impronta indelebile che caratterizzò la Secessione Viennese che Klimt ed altri artisti fondarono nel 1897, dichiarando che l’arte cambiava e che si apriva un’altra era.

Cambiava il mondo a cavallo di quei due secoli e tutto mutava attraverso quegli artisti immaginifici e il Palazzo della Secessione ne fu il tempio e, con la sua cupola dorata, sancì anche una rivoluzione architettonica destinata a rendere quel palazzo uno degli edifici liberty più originali d’Europa. E nasceva con quel primo gruppo di artisti, il Modernismo che portava in sé anche un nuovo concetto di design destinato a influenzare spazi e concetti fino ad oggi

L’Austria dedicherà tutto l’anno a Klimt e a Vienna sarà possibile vedere molte sue opere finora mai viste, soprattutto i suoi disegni, gran parte dei quali vengono esposti al pubblico per la prima volta. Itinerari e appuntamenti si accavalleranno per i prossimi mesi e 8 rassegne straordinarie saranno dedicate all’artista, ai suoi compagni di viaggio e alla sua epoca (www.vienna.info).

Saranno circa 800 i lavori di Klimt che verranno presentati a Vienna il prossimo anno in una grande vetrina che si svilupperà nelle sedi dei musei ma anche in angoli più segreti.. Un itinerario su Klimt e il Modernismo si svilupperà in tutta la città, dove in ogni angolo c’è come un fil rouge che unisce il Modernismo con il XXI secolo. Passeggiate a tema, lungo le tracce del liberty e del Modernismo con un focus al Belvedere dove si trova la collezione più ricca con 22 tele di Klimt e dove si può ammirare il famoso ‘Bacio’ (www.belvedere.at).

E anche lo shopping sarà all’insegna di Klimt& Co: arte, moda, design e anche i menù sono ispirati all’artista.

Collezioni di porcellane a tiratura limitata, gioielli, ma anche semplici oggetti d’arredo seguiranno il leit motiv della Wiener Werkstatte che segnò l’era di Klimt.

Per gli appassionati di oggetti antichi, ci saranno aste straordinarie con pezzi realizzati tra l’800 e il 900. E per i buongustai molte idee ispirate a Klimt. Per i più golosi di dolci, c’è il Guglhupf Gustav Klimt Edition con il ‘bacio’ stampato sulla confezione di questo famoso dolce viennese. Per l’occasione è nata anche la Gerstner Klimt Torte a base di nocciole , crema e cioccolato. Shopping anche nei musei viennesi, con una serie di oggetti dedicati all’artista.

Per tutto l’anno verranno proposti anche itinerari insoliti dove immergersi nel mondo del Novecento e in estate verrà riaperta, dopo un lungo restauro, la villa di Klimt nel 13/mo distretto che fu anche il suo atelier. Per passeggiate sulle orme di Klimt consultare (www.vienna.info/it)

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Morte e Vita - Gustav Klimt



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Giuditta - Gustav Klimt


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Danae - Gustav Klimt



dal blog La quintessenza
Dipingere Danae, non è stata per Klimt una scelta originale, infatti da Tiziano a Buttò ( artista contemporaneo ) c’è un lungo elenco di artisti che hanno raffigurato la figlia di Acrisio in vari stili e iconografie. Il tema è quello del mito di Diana sulla quale discese Giove, sotto forma di pioggia d’oro o di monete, come simbolo del seme divino, dono preziosissimo.

Secondo il mito greco, Acrisio, re di Argo e di Euridice, rinchiuse la figlia Danae in una torre di bronzo essendogli stato predetto che un figlio di Danae stessa lo avrebbe ucciso. Ma Zeus, invaghitosi della fanciulla, riuscì a raggiungerla penetrando nella torre. Nacque Perseo che Acrisio gettò in mare in una cassa insieme alla madre. I due però riuscirono miracolosamente ad approdare nell’isola di Serifo e da lì,dopo numerose peripezie, durante una gara, alla quale partecipò anche il nonno Acrisio poiché credeva che suo nipote fosse morto, Perseo, sbagliando mira, lo uccise, facendo avverare la profezia.

Come si può ben immaginare, dipingere il mito di Diana era un tema “scottante” e, fino all’800 , si usavano vari espedienti per evitare la censura ecclesiastica, ed in particolare, l’uso di velare la donna o di scegliere posizioni della figura poco compromettenti.

Nonostante tali difficoltà, molti artisti amavano dipingere tale soggetto perché lo consideravano un’immagine interessante della seduzione, perché celata da simboli.

Klimt, dipingendo il suo quadro, realizza un corpo femminile pieno, materno, abbondante, richiamando quindi un gusto classico e non l’emblema della bellezza femminile moderna longilinea e aggressiva, considerato da lui vuoto simulacro da guardare, desiderare e usare.

L’artista raffigura Diana in primo piano, in posizione rannicchiata, quasi fetale, ripiegata su se stessa e avvolta in una forma circolare che rimanda alla maternità e alla fertilità universale. Sul suo volto si leggono serenità e pace . La fanciulla appare persa nel sonno e nella dimensione onirica, totalmente dimentica di sé e in balìa dei propri istinti sessuali. Non dimentichiamoci che l’artista austriaco vive nel secolo della psicanalisi Freudiana e questo, certamente, lo influenzò.

La sua Danae infatti è una donna non consapevole né tanto meno partecipe di quello che accade, dell’evento “miracoloso”.

In nessun altro dipinto di Klimt la donna è così interamente identificata con la propria sessualità, sprigionata, non solo dal tema trattato, ma anche dalla costruzione del dipinto.

L’abbandono del corpo circondato e ricoperto dai capelli, il velo orientaleggiante che protegge ma non copre , la pioggia d'oro, richiamano la passione, così come il rettangolo verticale nero che rappresenta il principio maschile.
 
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