| Si continua a svendere una parte di Basilicata. E a comprometterla. Portare sviluppo? Beh, certo, il fatto che finalmente ci sia campo per i cellulari Wind è un vero e proprio sviluppo, non succedeva da due anni! Non vi dico come ci siamo sorpresi, quando all'improvviso si poteva parlare da qualunque parte della casa!
Sìssì, il nome è prestigioso... pure 'petrolio' era una parola prestigiosa! Se poi ti dicevano che sotto i piedi avevi il più grande che ci fosse nell'Europa continentale, beh, ti sentivi una spanna sopra gli altri... sopra gli altri lucani! Una delle parti più povere di una povera regione che all'improvviso scoprì di avere un giacimento ricco di una delle cose più ricche. Intanto che la gente ci pensava e si chiedeva "proviamo?" ci si poteva far sfuggire l'occasione? Ma no, certo che no, oh lucani ma non lo sapete che c'è la crisi e il petrolio fra un po' finisce? Quando i Goti facevano un saccheggio, secondo voi, saccheggiavano piano, o saccheggiavano solo un po'? Oggi non c'è Alarico e l'ENI non arriva a cavallo, non ha l'armatura ma giacca e cravatta, non ha la spada ma una fiamma che brucia giorno e notte in cima ad un pozzo. Un bel respiro in una valle verde che sa di aria pura e petrolio grezzo. A loro basta fare tutto in fretta, con la minima spesa e la massima resa. E va così nel vero senso della parola, ne abbiamo già parlato io e te: la Regione in 25 anni prenderà meno di ciò che prenderà l'ENI in un anno. Un dossier del 2002 parlava di 168 milioni di Euro alla Regione in 25 anni, ma siamo ottimisti: facciamo che alla Basilicata vadano 200, 250 milioni di Euro (il bilancio della regione è di 1-2 miliardi di Euro annui); l'ENI dichiara un guadagno di 8 miliardi di Euro in 25 anni di sfruttamento, il che significa 320 milioni di Euro all'anno. Ma siamo ottimisti: facciamo 300 milioni all'anno per l'Eni; 250 milioni alla Basilicata in 25 anni. Signor Mattei, si accomodi pure. Come si dice, dove mangiano tre mangiano pure quattro!
Come disse un professore di Villa d'Agri "L'ENI da qui non la toglie neanche il Padreterno", pare tragicamente vero dato che ci sono pozzi anche a pochi chilometri dal Santuario della Madonna Nera di Viggiano, uno dei più sacri e simbolo di una delle feste religiose più sentite della regione. Ma non ho sentito cori di religiosi per protestare. O forse hanno urlato quel giorno che tenevo le finestre chiuse per il caldo.
La Regione vuol far partire anche un "Patto con i Giovani" dal 2007, ma quali giovani? Quelli rimasti? E ne parliamo adesso? Da tutti i ragazzi lucani che frequentano Torino sento dire: "Mi sarebbe piaciuto nascere qua." Gli diamo torto?
Vabbé dai, però sì hai ragione il nome è prestigioso e siamo i primi del sud... e poi, scherzi?, una volta sono venuti pure quelli della televisione!!! E se venite pure voi vi porto a fare un bel giro, naturalmente in treno e naturalmente a Matera!!!
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