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Napoli fonografica Incisioni d'epoca della Canzone Napoletana

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filu'
view post Posted on 12/8/2010, 22:53 by: filu'     +1   -1




"Napoli Fonografica, incisioni d'epoca della Canzone Napoletana" è un'opera pubblicata nel 1997, che acquistai appena uscita. Siccome, a mio modesto parere, la conoscenza delle radici della propria cultura dovrebbe essere patrimonio di tutti quelli che ne sono interessati, ho iniziato questo post per condividerlo con chi passa da queste parti, per cui non pubblico a scopo di lucro.
Tuttavia, nel momento in cui qualcuno dovesse ritenersi in qualche modo leso nei propri interessi, mi contatti con valide motivazioni e io provvederò a rimuovere il post.
Filu', amministratrice e founder del Forum.


Prefazione



A Napoli le tracce della storia e le stesse fondamenta antichissime della città, non sono separate dalla vita quotidiana che si svolge sulle cose che la storia ha prodotto e lasciato ben in vista.
La continuità osservata nelle forme familiari impedisce ai cittadini di Napoli di avere le stesse vertigini di un visitatore distante dall'ambiente, tanto coinvolgente, della città.
Per i napoletani, per i cittadini del mondo e per l'immagine di una città che è patrimonio dell'umanità, esiste invece un complesso fenomeno di produzione, che nel corso di qualche secolo ha adottato vicendevolmente, riunito, confuso e poi ancora diviso, i crismi dell'arte ed i sistemi dell'artigianato, l'idea del prodotto seriale e della geniale intuizione artistica: la Canzone Napoletana.
Questa possiede i tratti del monumento semisommerso dal tempo, di cui si conoscono alcune cime ma non le propaggini ed il cuore, e del mito riporta il carattere di tesoro celato su cui si forniscono racconti cioè interpretazioni diverse, tutte vicine ad una sostanza preziosa e misteriosa.
Oggi si conoscono e si cantano circa una cinquantina di canzoni napoletane antiche.
Una goccia nel mare della produzione risalente all'epoca d'oro di questo genere, proveniente dall'applicazione e dalla variazione di sistemi di composizione, e di interpretazione, precisi ed identificabili.
Da queste condizioni deriva il fascino, la vertigine, di un genere magari fisicamente non frequentabile, come gli altri depositi della storia presenti nel vivere quotidiano della città, ma altrettanto e forse di più presente nella memoria genetica quindi nell'immagine di Napoli.
Napoli Fonografica recupera un bene culturale di grande valore, considerata la rarefazione dei supporti fonografici che hanno reso possibile il tramandarsi di esecuzioni preziose, per l'importanza che lo stile esecutivo assume nel caso di un genere di cui è accertato lo sviluppo secondo modelli formali ripetitivi, pur salvando frequentissime vette di poesia e di poesia per musica.
Questa condizione di rarità è posta in essere all'origine: si pensi alle tipiche produzioni discografiche dei primi decenni del nostro secolo, che prevedevano poche decine di copie di una matrice, ed ancora alla facilissima deperibilità dei vinili, visto che spesso le rimanenze delle già scarse tirature venivano rotte per essere rifuse, così che interpretazioni importantissime diventavano pezzi praticamente unici ed il vinile di risulta, usato per nuove produzioni, risultava ancora più delicato, nonchè alle condizioni d'uso, le puntine molto pesanti dei vecchi grammofoni, e di conservazione.

Edited by filu' - 14/8/2010, 22:33
 
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