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'A lavannara 'e 'Ntignano" di Del Gaizo - Montagna Voce: Mario Pinto
Mario Pinto, alias Raffaele Porcaro, nacque a Napoli il 10 agosto 1910.
Nel timbro chiaro della sua voce traspare una delle matrici cui è riferibile il mestiere, anzi la professione, 'a prufessione, del posteggiatore: la declamazione del narratore girovago, che nei tempi antichi girava, alzava il banco, spesso a Napoli giù alla Lanterna del Molo, per recitare versioni dialettali dei classici o per commentare le cronache.
Alle tecniche del "cunto" si unirono quelle del "cantar storie", tipiche dei musicisti ambulanti, molto simili per le caratteristiche formali e per la riconoscibilità da parte dello stesso tipo di pubblico: testi poetici derivati da elaborazioni tramandate oralmente, uso di moduli melodici e ritmici anche essi di tradizione orale, quindi non colta, ed uso del dialetto.
Questo brano, composto da due autori, Diodato Del Gaizo e Alberto Montagna, collocabili a metà tra cultura urbana e tradizione di provenienza rurale, contiene uno dei luoghi comuni della cultura popolare, rintracciabile anche fuori della canzone: il doppio senso.
<<si tu nun vuo' lava', mussillo doce, accucchiate cu' me e può sta' sicura, ca te faccio lassa' 'o cufanaturo>>.
Tra gli anni '50 e '60, Mario Pinto fece parte di alcuni importanti complessi di posteggiatori che si esibivano nei ristoranti di S. Lucia e del Borgo Marinari.
nel tondo Mario Pinto